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AMLETO 
PRINCIPE DEI PALAZZI

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13 SETTEMBRE 2024
ore 17:30
Casa circondariale di Novara,
Via Sforzesca 49 


PRIMA DELL'ACQUISTO (solo per questa replica) INVIA LA TUA CARTA D'IDENTITÀ (PDF /JPEG) LEGGIBILE E IN CORSO DI VALIDITÀ A infocabiriateatro@gmail.com





14 SETTEMBRE 2024 ore 21.00 Tetti Verdi - Corte degli Speziali, Novara

 

DI MAURIZIO PATELLA

CON  MARIANO ARENELLA, FABRIZIO CALFAPIETRA, ERICA CAMIOLO, ELENA FERRARI, CLAUDIO PELLERITO, ALBERTO PIRAZZINI, MATTEO SANGALLI

E CON LA PARTECIPAZIONE

DEI DETENUTI per lo spettacolo del 13 settembre

DEGLI ABITANTI DEL QUARTIERE RIZZOTTAGLIA E DI GIUSY TRIMBOLI per lo spettacolo del 14 settembre

NETWORK DESIGN E PROGETAZIONE REGIA STREAMING LEONARDO MOISO

SVILUPPO APPLICATIVO, AIUTO REGIA MATILDE UGOLINI

PHYGITAL EXPERIENCE DESIGN ASSOCIAZIONE GOMBOC

MUSICA DAL VIVO YUNGEST VITE e VERSE

ISPIRATO A WILLIAM SHAKESPEARE

SOGGETTO E REGIA MARIANO ARENELLA

PRODUZIONE CABIRIA TEATRO

Lo spettacolo fa parte del progetto "(f)atti di quartiere" 

Con il sostegno di Fondazione Cariplo e realizzato in collaborazione con Territorio e Cultura ODV, Rest-Art e Aurive

PRECISAZIONI PER LA PARTECIPAZIONE nella Casa Circondariale di Novara

Per partecipare alla replica che si svolgerà in carcere, il 13 settembre, è necessario inviare la propria carta d'identità, in formato PDF o JPEG, LEGGIBILE e in corso di validità a infocabiriateatro@gmail.com, entro il 30 agosto. Dopo la validazione della stessa, si potrà procedere all'acquisto solo tramite bonifico bancario e NON attraverso Vivaticket.

La platea sarà mista composta ​da detenuti e pubblico esterno, massimo 40 spettatori esterni.

Invece per partecipare alla replica che si svolgerà in Corte dei Calzolai il 14 settembre, è necessario portare il proprio smartphone e cuffie auricolari, perché alcune scene saranno in diretta streaming e al pubblico verrà chiesto di interagire con gli attori.

SINOSSI

Ci troviamo all’ennesima inaugurazione dell’ennesimo centro commerciale di un quartiere di periferia, uno di quelli definiti “difficili”. Quando il giovane Amleto interrompe il comizio e fa una semplice domanda: “Ma non dovevate costruire uno spazio di aggregazione culturale qui?

Non era questo il sogno e il progetto di mio padre, il vecchio Amleto, progetto tra l’altro già finanziato con diversi bandi vinti da lui?” Il sindaco Claudio, zio di Amleto, il portavoce Polonio e la madre Gertrude, ora assessora alla cultura, sono in evidente imbarazzo. Intanto Orazio, amico di Amleto, riprende tutto la scena con lo smartphone e la condivide. 

Da questo momento in poi, Amleto, con i suoi video di denuncia, acquista sempre più fama sui social, alimentando così la rabbia del quartiere contro l’incuria della politica e dando origine ad un cambiamento. Sarà un cambiamento vero? Sarà falso? Ci si può fidare di Amleto? Lo scoprirà solo il pubblico a fine spettacolo.

NOTE DI REGIA

Amleto cammina per il quartiere.

Con lo smartphone, inquadra i palazzi tutti uguali, altissimi, le crepe sui muri, registra le urla dai sottoscala, la musica trap sparata al massimo, le finestre spalancate dove si intrecciano voci che parlano lingue diverse; una famiglia che abita al sesto piano gli dice che il tetto cade a pezzi, piove nell'androne, il camion della spazzatura non passa mai, una donna è inciampata in una buca e si è spaccata il naso. E i topi, ne vogliamo parlare? E il Comune se ne frega!

Amleto è diventato da poco – come si dice ora - un influencer. Fa video, parla con la gente, racconta storie. Si è appassionato alla politica da quando sono successe un paio di cose terribili: suo padre è scomparso nel nulla e nel nulla è finito il suo sogno di salvare il quartiere dal degrado. Di chi è la colpa?

SMARTPHONE

Amleto, Principe dei Palazzi è uno spettacolo “ibrido.”

La maggior parte delle scene si svolgerà in teatro, altre, invece, si seguiranno con lo smartphone in live streaming, rafforzando così il legame tra produzione teatrale e luogo di fruizione.

Lo spettacolo avviene in parte “altrove” e il pubblico lo seguirà tramite il proprio telefono.

Paradossalmente, questa combinazione di teatro e tecnologia, consente sia una parziale delocalizzazione della performance sia una sua rilocalizzazione nello spazio e nel territorio di riferimento, perché lo spazio teatrale si estende e si ibrida con la città in cui è immerso.

Il pubblico valicherà i confini del palco e potrà così vedere appartamenti, motorini e le persone che abitano le strade. Mischierà realtà e finzione. Personaggi veri e di fantasia. Teatro e documentarismo. Un primo piano sullo schermo di uno smartphone, e subito dopo gli attori vivi, veri sul palco, per raccontare la nostra società ormai così complessa, stratificata, e molto confusa.

Divorata da laceranti dubbi.

Alcuni, forse, di Amleto. Altri, nostri.

MOTIVAZIONI

Quanto possiamo incidere sulla realtà?

Quanto possiamo cambiare il mondo che ci circonda?

I social, quanto sono utili a questo scopo?

Lo spettacolo vuole indagare il rapporto con il potere di chi sta ai margini, di chi è escluso dalle decisioni dei "piani alti" perché povero e relegato in zone periferiche, oppure perché disilluso.

La povertà è il grande tema escluso dal dibattito pubblico. Si può parlare di tutto ma non di povertà.

Ormai la consideriamo un male endemico, ineliminabile da ogni società. Dobbiamo solo conviverci e mostrarla il meno possibile.

Chi nasce in contesti poveri parte svantaggiato e ha pochissime chance di riscatto.

In Italia la mobilità sociale è bloccata: peggio di noi, in Europa, fanno solo Romania e Grecia. Dal 2005 ad oggi i poveri sono raddoppiati. In Italia un bambino su tre è a rischio povertà, nella “Classifica del benessere dei bambini” dell’Unicef siamo al 22 esimo posto su 29 paesi.

Il 60% dei figli di genitori che non hanno un diploma diventeranno poveri da grandi, e le persone che non hanno un diploma sono più del 40% della popolazione.

La povertà è una malattia che si trasmette ai figli.

Per finire, alle ultime elezioni il 40% degli elettori non ha votato, la percentuale più alta di sempre. Eppure, negli anni ’70 i dati dicevano altre cose.

C’è del marcio in Danimarca.

Così come Amleto di Shakespeare studia a Wittenberg, dove Lutero rivoluzionò il mondo ecclesiastico, il nostro Amleto studia a Bologna, da dove partì la rivolta del ’68. Entrambi però, non trovano i segni di quei cambiamenti nel mondo che vivono, quei sogni sono diventati nostalgia o motivo di derisione.

Il nostro Amleto torna a casa perché suo padre è scomparso nel nulla e nel nulla è finito il suo sogno di salvare il quartiere dal degrado. Le sue parole, collettività, partecipazione, inclusione, sono diventate vuoti slogan per vincere bandi e confondere gli abitanti del quartiere dove, al posto del centro culturale per cui aveva lavorato tutta la vita, è sorto un centro commerciale.

Anche il nostro Amleto vuole svelare le ipocrisie del mondo e lo fa con i mezzi di oggi e, smartphone in mano, esce dal teatro e fa delle dirette social dalle strade reali per mostrare al pubblico i problemi del quartiere, i disagi, le potenzialità.

La città diventa teatro.

Lo spettacolo diventa un documentario.

Il pubblico partecipa e, guardando dal proprio smartphone, si muove con lui, per poi votare, commentare e aiutare Amleto a prendere le sue decisioni per poi, in teatro, assistere alle conseguenze di quelle decisioni. Sarà vero? Sarà falso? O siamo di fronte all’ennesimo mondo creato ad hoc perché tutto resti com’è?

BIGLIETTI IN VENDITA SU VIVATICKET.COM 

INTERO 12,00€

RIDOTTO 10,00€

Per chi acquista con prevendita consigliata su vivaticket.com

Per pubblico under 20

Per chi acquista presso biglietteria fisica presso lo Spazio polifunzionale Agorà in Piazza Donatello a Novara dal lunedì al venerdì dalle 9:30 alle 12:30

RIDOTTO 5,00 euro

Per under 14 anni, acquistando presso biglietteria fisica presso lo Spazio polifunzionale Agorà in Piazza Donatello a Novara dal lunedì al venerdì dalle 9:30 alle 12:30

La CARTA del DOCENTE è attiva solo presso la biglietteria fisica.

INDIRIZZO LA REPLICA DEL 13 SETTEMBRE PRESSO LA CASA CIRCONDARIALE È AL COPERTO, QUINDI IN CASO DI PIOGGIA SARÀ SEMPRE LÌ.

LA REPLICA AI TETTI VERDI DEL 14 SETTEMBRE SARA' IN CORTE DEGLI SPEZIALI, NOVARA IN CASO DI PIOGGIA LO SPETTACOLO SARÀ PROGRAMMATO SEMPRE AI TETTI VERDI IN UNO SPAZIO AL COPERTO IN CORTE DEI CALZOLAI

APERTURA CASSA NEI GIORNI DI SPETTACOLO, NEI LUOGHI DI SPETTACOLO A PARTIRE DA DUE ORE PRIMA DALL' INIZIO DELLO SPETTACOLO, SI POSSONO ACQUISTARE I BIGLIETTI DI TUTTI GLI SPETTACOLI DELLA RASSEGNA.

OPPURE NELLO SPAZIO FUNZIONALE AGORA' IN PIAZZA  DONATELLO A NOVARA TUTTE LE MATTINE DAL LUNEDÌ AL VENERDÌ.

CONTATTI

MAIL infocabiriateatro@gmail.com

Tel e whatsapp: 3382387395

VIENI IN BICI VINCI UNA BIRRA ANCHE QUEST'ANNO IL PUBBLICO E' INVITATO A RAGGIUNGERE I LUOGHI DEGLI SPETTACOLI IN BICI: LE PRIME CINQUE PERSONE CHE ARRIVERANNO SULLE DUE RUOTE E PUBBLICHERANNO SU IG E FB UNA STORIA TAGGATA #LENOTTIDICABIRIA CON LA PROPRIA BICI, RICEVERANNO IN REGALO UNA BIRRA. E POI PORTA LA TUA BORRACCIA A PALAZZO NATTA C'È UNA FONTANELLA CON ACQUA FRESCA CHE TI ASPETTA

BIGLIETTO SOSPESO CHI PUO' PAGARE PAGHI, CHI NON PUÒ RICEVA.POTRETE LASCIARE UN BIGLIETTO SOSPESO PER CHI NE HA PIÙ BISOGNO OPPURE RICHIEDERLO, BASTA PASSARE IN CASSA NEGLI ORARI DI SPETTACOLO

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